Scrivere aiuta lo sviluppo cerebrale

19 Nov 2019 - Apprendimento, difficoltà scolastiche, disturbo specifico dell'apprendimento, Dsa, Logopedia, Psicologia

Scrivere aiuta lo sviluppo cerebrale

Che scrivere aiuta lo sviluppo cerebrale lo abbiamo sempre immaginato, ma oggi grazie all’avvento delle neuroscienze sappiamo qualcosa in più! Scrivere a mano, soprattutto in corsivo, aiuta lo sviluppo cerebrale. Infatti, ogni tipo di scrittura corrisponde ed è programmato da sistemi neurali differenti. Molte ricerche dimostrano come il progressivo oblio della scrittura manuale, ha di conseguenza effetti trasformativi sul funzionamento del cervello umano. Pensiamo ad una penna e alla sua caratteristica fondamentale, e a volte odiosa, di non poter essere cancellata! Questo limite impegna il cervello ad effettuare scelte veloci dei vocaboli da utilizzare ed allo stesso tempo lo obbliga a prestare la massima attenzione per scrivere bene tutte le lettere e seguire le regole grammaticali. Il corsivo, inoltre, obbliga lo scrittore a non staccare mai la mano dal foglio stimolando così in modo naturale il pensiero logico-lineare, fondamentale in tutti i processi di problem-solving (risoluzione dei problemi). Attraverso tecniche di Neuroimaging funzionale si è scoperto come l’utilizzo della scrittura tradizionale produca l’attivazione tanto dell’emisfero sinistro, quanto della zona frontale inferiore e della corteccia parietale posteriore, cioè le aree che sovrintendono la coordinazione occhio-mano e la motricità fine, fondamentali in moltissime delle attività della vita quotidiana. Secondo Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva, la perdita del corsivo potrebbe essere alla base di molti disturbi dell’apprendimento. “Scrivere in corsivo vuol dire tradurre il pensiero in parole, scrivere in stampatello vuol dire invece sezionarlo in lettere, spezzettarlo, negare il tempo e il respiro della frase.” Il corsivo così come lega le lettere lega i pensieri!

Una ricerca dell’Università dell’Indiana, condotta dalla psicologa Karin Harman James, è risultato che la scrittura manuale è in grado di attivare importanti processi cognitivi. “I bambini capaci di scrivere a mano, hanno fatto registrare un’attività neuronale molto più sviluppata rispetto all’altro gruppo testatocomprovando l’importanza della produzione manuale di segni bidimensionali”.